Dybala - Juventus, siamo al capolinea?

 

Sette anni, una stagione della sua vita iniziata nel 2015 che ora volge al termine. Una separazione annunciata quella tra Dybala e la Juve, per un rinnovo che non è arrivato a fronte d'incomprensioni reciproche, attese disattese, richieste e risposte fuori tempo e fuori luogo. A giugno l'argentino migrerà altrove: a meno di clamorosi ripensamenti, sarà infatti addio. La decisione del club di lasciare in anticamera il procuratore della Joya, rimandando l'incontro previsto per oggi con Jorge Antun, ha il significato di una mancata e definitiva stretta di mano. La Juve ha fatto insomma la sua mossa, Dybala dovrebbe ora chinare il capo e rinnovare a condizioni non sue: cosa di per sé non impossibile se solo l'argentino avvertisse ancora quella fiducia che aveva portato sulle sue spalle il numero 10. Ma invece ora tutto è diverso, e lui per prima ha capito di non ricoprire più alcuna centralità nel progetto juventino. 

Di certo sarà importante gestire al meglio questi tre mesi e mezzo, da una parte come dall'altra. Molto dipenderà, come sempre, dai risultati. Servirà chiarezza da parte del club, servirà massima professionalità da parte del giocatore che, sia detto, sinora ha sempre dato tutto per la maglia che indossa, cadendo anzi a volte nella trappola degli infortuni proprio per la troppa voglia di esserci, accelerando la fase di recupero. D'altra parte è nel pieno diritto di Dybala di parlare con altri club e di pianificare già da ora un suo eventuale futuro altrove. Anche con l'Inter, la più seria pretendente in Italia. Ma c'è anche l'estero, la Spagna soprattutto, con l'Atletico Madrid che si è già fatto sentire. L'amore per la Juve potrebbe forse dirottare oltreconfine i pensieri dell'argentino, una legittima voglia di rivalsa potrebbe invece spingerlo a Milano. Ciò che oggi pare certo è l'addio a Torino.

FONTE: SPORTMEDIASET